Monitoraggio degli Anfibi
Dal 2011 il personale dell'Ente svolge un Piano di monitoraggio sulla presenza e distribuzione degli anfibi nei fontanili e in tutti i punti d'acqua del territorio del Parco. La metodologia utilizzata ha previsto sopralluoghi presso le aree umide del territorio in modo da verificare la presenza di individui adulti, larve o uova deposte; in ciascun sito sono state inoltre rilevate le variabili ambientali, importanti per la presenza di questo gruppo di vertebrati o determinanti per lo sviluppo delle uova (stato dell'area umida o del manufatto, temperatura dell'acqua, pH e conducibilità) e la presenza di eventuali disturbi (calpestio, carico organico, sostanze inquinanti). Nel corso degli anni è stato possibile verificare la presenza di undici specie di anfibi, tra cui l'ululone appenninico
(Bombina pachypus) e la salamandra pezzata
(Salamandra salamandra).
La prima specie è endemica ed è stata classificata come "in pericolo" dalla IUCN (Unione internazionale per la Conservazione della Natura) e con popolazioni in continua diminuzione sul territorio nazionale, principalmente a causa della frammentazione dell'habitat e dei cambiamenti climatici; la seconda è una specie ben rappresentata in Europa ma localmente rara e distribuita in Centro Italia tra i rilievi montani abruzzesi. I risultati ottenuti dai monitoraggi sono riportati in un database che, oltre ad essere utile per gli aspetti strettamente naturalistici, è importante anche per fini gestionali, fornendo informazioni sui tempi e modalità con cui eseguire eventuali ristrutturazioni dei fontanili.
Salamandra pezzata - Salamandra salamandra
(foto di: Francesco Rossi)