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La malva sylvestris è una pianta erbacea perenne, molto comune nei prati, lungo le strade e tra le siepi, appartenente alla famiglia botanica delle Malvaceae. Il suo nome deriva dal greco malákhe = molle, con riferimento alle sue proprietà emollienti dovute all'alto contenuto di mucillagini. E' una pianta "gentile" e nel linguaggio dei fiori il suo nome significa "pacatezza".
In epoca medievale si riteneva che il consumo di questa pianta favorisse una condotta controllata, fu così utilizzata come rimedio per tutti i mali rinominandola infatti omnimorbia; Orazio invece racconta che i romani consumavano largamente come alimento la malva, le cui virtù curative erano già note.
Il grande imperatore Carlo Magno, infine, essendo un grande appassionato di piante alimentari e curative, pretese che ci fosse una coltivazione di malva nei suoi giardini personali.
Della pianta si utilizzano foglie, fiori e in alcuni casi la radice, il periodo di raccolta va da aprile ad ottobre; i fiori vanno raccolti appena schiusi e fatti asciugare all'ombra in ambiente ventilato.
Le foglie hanno un lungo picciolo, sono palmate, con lamina fogliare a contorno circolare, di forma pentagonale. Si raccolgono prima che la pianta abbia formato i fusti semilegnosi, si possono disidratare anche esponendole direttamente al sole per qualche giorno.
I fiori si trovano all'ascella delle foglie, solitamente raggruppati in piccoli fasci da 2 a 6, più raramente solitari. Sono di colore roseo-lilla, con particolari venature longitudinali color porpora.
La fioritura avviene nel periodo compreso tra maggio e settembre ed essendo una pianta mellifera è un'ottima riserva di nettare per le api.
La malva sylvestris è una pianta molto utilizzata in erboristeria. I suoi costituenti principali sono: un alto contenuto di mucillagini, flavonidi, composti antociani, vitamine B1e B2, vitamina A e C, beta-carotene, sali minerali quali potassio, glucosio, ossalato di calcio, resine, pectine, proteine. I fiori contengono anche olio essenziale e il glucoside malvina.
Tali elementi, abbinati tra loro, le conferiscono proprietà emolliente, calmante, antinfiammatoria, espettorante, antispasmodica e leggermente lassativa.
Malva in… salute e bellezza
I molteplici usi di questa pianta hanno dato origine ad un antico proverbio "un orto e la Malva danno sufficienti medicine per la casa".
Attraverso infusi e decotti si possono sfruttare le proprietà antinfiammatorie ed emollienti per alleviare, con uso interno, le infezioni del cavo orale e intestinale, come bronchiti, tosse, infezioni alla gola, catarro, asma e gastrite
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Per uso esterno, invece, si può utilizzare la malva come colluttorio. E' efficace per gli stati infiammatori delle mucose, della bocca, della gola, per il mal di denti e per le gengive sanguinanti. In questo caso, oltre all'infuso da utilizzare come colluttorio, si possono applicare direttamente le foglie e i fiori sulla parte dolorante, dopo averli schiacciati in un piccolo mortaio.
L'azione emolliente e lenitiva degli impacchi di malva è utile anche in caso di pruriti e pelle arrossata. Ad esempio, se fate una passeggiata in montagna e venite in contatto con l'ortica cercate la malva e sfregate le foglie sulla parte della pelle colpita, noterete subito un rapido sollievo.
Può essere usata sui foruncoli e sui flemmoni che, dopo questa terapia, si apriranno spontaneamente; come unguento è ottimo per la cura della pelle.
Come cataplasma (foglie cotte) può essere usato nei dolori artritici e della gotta e da sollievo alle varici e alle flebiti
Contro la stitichezza abituale la malva è insuperabile se la si mangia lessata in poca acqua e condita con olio.
I decotti di fiori e foglie di malva, da aggiungere all'acqua, sono efficaci per bagni emollienti e idratanti.
Il succo fresco è un ottimo idratante cutaneo e il decotto o i suffumigi fatti con foglie e fiori detergono la pelle.
Malva in… cucina
Le foglie si possono consumare come un'ottima verdura cotta, da unire a frittate, risotti e minestre (in questo caso vanno liberate dalla costolatura e finemente tritate). Una volta cotte, le foglie possono anche essere conservate nel congelatore, mentre i fiori vanno consumati freschi e colti al momento.
La ricetta: risotto alla malva
Ingredienti per 4 persone: 250 g. di riso, 10-15 foglie di malva, brodo, parmigiano grattugiato, 30 g. di burro, olio d'oliva, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, un po' di cipolla, sale e pepe.
Preparazione: tagliate a piccoli pezzi delle foglie di malva e fatele sobbollire nel brodo per dieci minuti. Tritate molto finemente della cipolla e mettetela in una casseruola insieme a olio d'oliva e poco burro, fate cuocere piano fino a che la cipolla non imbiondisce. Versate il riso, mescolate accuratamente e, a fuoco vivo, lasciate cuocere per qualche minuto. Salate, pepate, rimestate ancora, quindi bagnate con il brodo contenente le foglie di malva. Portate a ebollizione, coprite, poi passate rapidamente in forno ben caldo e lasciate per venticinque minuti. Togliete dal forno, sistemate il riso in un piatto fondo di portata, mantecate con un po' di burro quasi liquido. Servite il riso alla malva ben caldo con parmigiano grattugiato e decorato con fiori di malva freschi.
Dosi consigliate per infusi:
1 cucchiaio di Malva fiori e foglie per una tazza di acqua, in infusione 5-8 minuti, assumerne da 1 a 3 tazze al giorno.
1 cucchiaio di soli fiori in infusione 5-8 minuti in una tazza di acqua con 1 cucchiaino di miele, è particolarmente indicato per tossi, bronchiti, catarri e nelle malattie eruttive dei bambini.
Associazioni consigliate con altre erbe:
Come coadiuvante le funzioni intestinali con Finocchio e Camomilla
Come espettorante con Eucalipto e Timo